Era il 3 marzo del 2016, Berta Cáceres attivista honduregna veniva uccisa a casa sua.
La violenza nel paese centro americano era già un nodo problematico, con le elezioni presidenziali del 2018 e l’elezione, su cui le voci di golpe sono più che forti, di Juan Orlando Hernandez l’Honduras vede una crescita vertiginosa della violenza, e conseguentemente dei flussi migratori.
Le figlie di Berta continuano a lottare con il Copinh, l’organizzazione guidata da Berta, contro la devastazione del territorio e per un mondo diverso.
La fuga dal paese è elemento continuo nelle cronache internazionali, come da alcune settimane le dure proteste contro il presidente Hernandez. Un paese che nonostante i grandi problemi di violenza, sfruttamento del territorio e accrescimento della povertà non piega la testa e cerca un raggio di sole per il futuro.
In questi giorni Laura e Bertha Zuniga Caceres, le figlie di Berta, sono in Italia per una serie di incontri. Noi abbiamo intervistato Bertha. Ascolta o scarica