Foto G. Trucchi | Opera Mundi |
Secondo Zelaya, Xiomara era data come favorita e in vantaggio su Juan Orlando Hernández
Tegucigalpa, 25 novembre (LINyM)-. Ancora non c’è un vincitore ufficiale delle elezioni presidenziali in Honduras. Mentre il TSE (Tribunale Supremo elettorale) non ha ancora completato il conteggio dei voti, tanto il candidato del partito di governo che la principale candidata dell’opposizione, Xiomara Castro, del Partito Libre (Libertà e Rifondazione), si sono dichiarati vincitori.
L’ex presidente Manuel Zelaya, marito di Xiomara, ha rifiutato i risultati parziali ed ha convocato tutta la dirigenza del partito ad una riunione di emergenza per ieri, lunedì (25/11), durante la quale ha detto che non accetteranno mai nessuna negoziazione con le istituzioni dello Stato e che esigeranno il rispetto della volontà del popolo, che ha eletto Xiomara Castro come Presidentessa dell’Honduras.
“Non riconosciamo questi risultati. Fateci vedere i verbali, confrontiamoli e provateci che abbiamo perso!”, ha detto Zelaya.
Con il 67.75% delle schede scrutinate, Juan Orlando Hernández sarebbe in vantaggio con il 34.08% dei voti. In seconda posizione c’è Xiomara Castro con il 28,92%. Al terzo posto il candidato Mauricio Villeda del Partito Liberale con il 20.70%, seguito da Salvador Nasralla del Partito Anticorruzione con il 15.64%. Nel divulgare l’ultima proiezione parziale, il TSE ha ammesso il fatto che ci sono “dati inconsistenti nelle informazioni di almeno il 20% dei verbali”.
Pochi minuti dopo la pubblicazione della prima proiezione del TSE, il candidato del partito di governo si è dichiarato vincitore ed ha annunciato che convocherà tutti i settori della società e della politica onduregna per cercare insieme un uscita alla grave crisi che affligge il paese. La sua vittoria è stata riconosciuta quasi immediatamente dai presidenti di Panama, Ricardo Martinelli, e della Colombia, Juan Manuel Santos. Si sono congratulati anche l’ex presidente del Salvador Elias Antonio Saca e il presidente guatemalteco Otto Perez. Durante la giornata di ieri, Hernández ha incassato il riconoscimento di Laura Chinchilla del Costa Rica e quello inaspettato del presidente nicaraguense Daniel Ortega.
Per il momento, l’ambasciatrice nordamericana, Lisa Kubinski, ha cercato di mantenersi al margine delle elezioni, facendo riferimento solo ed esclusivamente ai dati riportati dai magistrati elettorali. Alcuni suoi interventi e dichiarazioni hanno comunque generato polemica e la reazione del presidente venezuelano, Nicolás Maduro.
Secondo la denuncia presentata ai media da Zelaya, le autorità elettorali non avrebbero conteggiato un 19 o 20% dei verbali per supposte anomalie e inconsistenze – per un totale di quasi 400 mila voti che potrebbero modificare il risultato elettorale. “Non accettiamo questo risultato, protestiamo contro questo risultato e lo rifiutiamo, perché i nostri exit-poll e il nostro conteggio dei voti confermano che Xiomara ha conquistato la Presidenza della Repubblica con più del 3% di margine”, ha dichiarato l’ex presidente.
Rixi Moncada, rappresentante di Libre nel Consiglio Consultivo del TSE, ha detto che ci sarebbe una manipolazione dei dati reali e una frode clamorosa per favorire uno dei candidati. “Ci sono più di 1900 verbali di Dipartimenti dove vince Libre nettamente che non sono stati inseriti nel conteggio, ma passati ad un procedimento di scrutinio speciale” ha detto Moncada assicurando di essere in possesso di informazioni affidabili che provano che sono stati inseriti nel sistema di conteggio “verbali scannerizzati di siti dove lo scrutinio ancora non era terminato”.
Sia Moncada che il candidato alla vicepresidenza, Enrique Reina, hanno affermato che quanto accaduto questa domenica è “una chiara frode contro la volontà popolare, che senza dubbio, è stata alterata attraverso la trasmissione irregolare dei risultati”. Reyna ha aggiunto che i rappresentanti dei seggi avrebbero congelato l’invio dei verbali dove vince Libre, per ritardare l’aumento del suo vantaggio. Allo stesso tempo, ha accusato il TSE di “non contabilizzare i verbali nei quali abbiamo vinto e che stranamente presentano alterazioni per nasconderne il numero. Questi sono quelli che vengono inviati al controllo” ha aggiunto.
Juan Barahona, primo candidato alla vicepresidenza, e vice-coordinatore del FNRP (Fronte Nazionale di Resistenza Popolare) ha rivolto un accorato appello ai rappresentanti di Libre nelle MER, affinché “non abbandonino le urne e controllino i voti”. Allo stesso tempo, ha chiesto ai militanti e simpatizzanti del partito di “stare attenti a qualsiasi appello che faccia Libre”.
In maniera autonoma, il candidato del PAC (Partito Anti-Corruzione), Salvador Nasralla, non solo sostiene indirettamente la denuncia di Libre, ma si è spinto a parlare di “clamorosa frode elettorale” e di “installazione di una dittatura” in Honduras.
Anche lui non riconosce il risultato e assicura che non accetterà i dati diffusi dal TSE.
Traduzione: Sergio Orazi
Originale spagnolo: http://nicaraguaymasespanol.blogspot.com/2013/11/honduras-partido-libre-rechaza.html