CONSEJO CIVICO DE ORGANIZACIONES POPULARES E INDIGENAS DE HONDURAS
- COPINH -


Il popolo Lenca e il COPINH richiedono la liberazione immediata dei fratelli Miranda, dirigenti indigeni lenca, prigionieri politici sottoposti a tortura, condannati ingiustamente a 25 anni di carcere!!


Municipio di La Esperanza-Intibucá, Dipartimento de Intibucá, Honduras, CA,
23 Dicembre 2003

Con accuse false, torture, minacce e intimidazioni pretendono di tacere la lotta indigena lenca di Montagna Verde.

Marcelino e Leonardo Miranda sono originari della comunità indigena lenca di Montagna Verde, situata nel sud ovest dell’Honduras. Entrambi dirigenti, da tempo stavano lavorando in difesa della territorialità indigena, integrandosi al COPINH (coesione politica di più di 400 comunità indigene) per intensificare la lotta per il riconoscimento giuridico della stessa, ancorato nella Convenzione 169 dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro e nei diritti ancestrali del popolo lenca.

Marcelino Miranda è arrivato ad essere nominato dall’Assemblea Generale del COPINH come Coordinatore della terra e ambiente della Coordinazione Generale del COPINH, mentre suo fratello Leonardo ha svolto per anni l’incarico di Presidente del Consiglio Comunale indigeno.

Entrambi hanno partecipato a numerose mobilitazioni rivendicative del COPINH per la terra, l’acqua, contro la costruzione di dighe nel contesto dei programmi neoliberali regionali come il Plan Puebla Panamá, contro la formazione dell’Area di Libero Commercio delle Americhe ALCA, contro le politiche neoliberali dell’OMC, e per le rivendicazioni culturali, storiche, politiche ed economiche delle comunità indigene, per le quali il COPINH si sta impegnando ormai da più di 10 anni.

Finora le famiglie indigene di Montagna Verde - una delle comunità integrate nel COPINH - hanno riportato vari successi: il più importante è quello di aver ottenuto il primo titolo di terra comunale, con un’estensione di più di 1,700 ettari, dopo anni di conflitti con i “terratenientes” speculanti di queste terre. L’intento dei coloni è sfruttarne le risorse ambientali e realizzarvi alcuni progetti, tra cui la costruzione di hotel e di immense strutture turistiche con fondi del Banco Interamericano dello sviluppo BID e della Banca Mondiale. La zona di Montagna Verde è una riserva naturale e mantenuta tale dalla stessa comunità, possiede ricchezze naturali come acqua, boschi, minerali, flora e fauna, ed è abitata da varie specie in pericolo d’estinzione.

Da quando la comunità si è integrata al COPINH, rafforzandone così le rivendicazioni, ha avuto inizio la repressione in risposta alla titolazione della terra contestata dai “terratenientes” locali. Sono aumentate le minacce ai dirigenti delle organizzazioni, con continue intimidazioni da parte della polizia, dell’esercito federale e delle guardie private delle famiglie “terratenientes” della zona come la famiglia Calix Urtecho. Fatti, questi, avvenuti nella totale impunità e con la copertura delle autorità giuridiche, politiche e poliziesche.

La notte dell’8 gennaio 2003, è avvenuta la cattura dei fratelli Miranda. Poliziotti appartenenti al Commando “Cobras” (unità contrainsurgente, fortemente repressiva e brutale), uniti ad alcuni elementi paramilitari, hanno fatto irruzione (senza ordine di cattura) nella loro casa, torturandoli brutalmente, arrivando a spegnere sigarette nella bocca e nelle orecchie dei due compagni, riempendoli di botte e calci fino alla perdita di coscienza. Atti di tortura che hanno poi avuto seguito nel carcere di Gracias.

Il COPINH ha denunciato energicamente, in maniera costante, a livello pubblico e giuridico, tutti questi fatti, realizzando forti mobilitazioni sia nella città di Gracias, come anche nella capitale Tegucigalpa. Hanno avuto luogo diverse azioni, marce di protesta, incatenamenti, scioperi della fame, crocifissioni simboliche, presso l’installazione della Corte Suprema di Giustizia, il Congresso Nazionale, la Casa Presidenziale. La denuncia è stata inoltre portata davanti alla comunità internazionale.

Davanti alle accuse presentate dal COPINH nei confronti di 28 poliziotti e paramilitari che hanno violato la comunità di Montagna Verde e torturato Marcelino e Leonardo, i giudici incaricati del caso si sono limitati a chiamarli a deporre davanti alla Corte per rilasciare dichiarazioni relative ai fatti avvenuti. Con questo atto di connivenza si è evitato di applicare la legge, e il caso è stato chiuso.

I due compagni sono stati incriminati ingiustamente per vari reati, tra cui usurpazione, furto di bestiame, lesioni ed omicidio. Per giustificare gli atti di tortura, i due leader indigeni sono stati inoltre accusati di “attentato” contro la polizia nazionale. Questa accusa, così come quelle di furto e usurpazione, sono cadute davanti al Tribunale, evidenziando il carattere fittizio delle incriminazioni.

Rimane l’accusa di omicidio di Juan Reyes Gòmez, che non si basa su nessuna prova scientifica balistica, tecnica e giuridica, ma che si regge soltanto su testimonianze palesemente ridicole: i testimoni, essendo amici di città dei “terratenientes” e dunque non residenti nella zona di conflitto, non hanno neanche saputo riconoscere il luogo di delitto.

La difesa e le forze del COPINH si preparano a continuare la lotta giuridica e politica a partire dal 5 gennaio 2004, data in cui sarà presentato il ricorso. Il processo di difesa legale di Marcelino e Leonardo sarà accompagnato da azioni di rivendicazione.

Il COPINH vi chiede la vostra solidarietà nell’esprimere la propria condanna del governo onduregno per non aver applicato la legge, per aver violato i diritti umani, per aver tollerato atti repressivi e di tortura. Esigiamo dal governo la IMMEDIATA LIBERAZIONE di Marcelino e Leonardo Miranda, e un giusto processo dei mandanti ed esecutori materiali dell’aggressione nei loro confronti.
Infine lanciamo un appello a tutti quelli che vogliono appoggiare la lotta del COPINH per la liberazione dei nostri compagni incarcerati, partecipando a collette di piccole donazioni, per sostenere in primo luogo l’avvocato del COPINH e le spese giuridiche della difesa legale.

Contatti in Honduras:
Bertha Caceres,
Coordinadora de Organización
Coordinación General, COPINH

Tel. (504-783-0817)