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A 18 anni dall'insurrezione
armata dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale, i popoli
indigeni Zapatisti sono riusciti a costruire un processo organizzativo
autonomo ed autogestito che ha permesso di ottenere progressi in ambiti
come l'educazione, la salute, la partecipazione delle donne, il
controllo del territorio, l’agricoltura sostenibile, l'alimentazione,
la terra, la casa, i mezzi di comunicazione, tra molti altri.
Negli ultimi otto anni questo è stato possibile
grazie all'esercizio di governare e governarsi attraverso le Giunte di
Buon Governo, attraverso le quali i popoli Zapatisti hanno rafforzato
il tessuto sociale nelle loro comunità, formando nuove
generazioni di compagne e compagni che trasmettono l'esperienza della
resistenza, risolvendo i problemi con il dialogo ed il consenso,
relazionandosi con diverse organizzazioni, gruppi, collettivi ed
individui del Messico e del mondo; tutto questo senza la
necessità di alcun partito politico e senza ricevere niente dai
malgoverni, insomma, il comandare-ubbidendo e per tutti tutto, sono
principi politici che i popoli Zapatisti esercitano quotidianamente in
mezzo ad una guerra politica, militare, mediatica ed economica.
Oggi questa guerra si mostra sempre più dura; mentre
il paramilitare che malgoverna lo stato, Juan Sabines Guerrero, del
PRD, si mostra agli occhi del mondo come promotore dei diritti umani
alla ricerca di un posto nell'Organizzazione delle Nazioni Unite; si
acutizzano l'esproprio di terre, le aggressioni, le minacce di morte, i
tentativi di omicidio, il furto dei beni, l'implementazione di
programmi economici, i prigionieri politici, come forme di contrainsurgencia.
Dalla Rete contro la Repressione e per la
Solidarietà, osserviamo con indignazione e preoccupazione il
clima di impunità nel quale agiscono i tre poteri dello stato in
Chiapas coperti da tutto l'apparato dello Stato messicano e dai mezzi
di comunicazione di massa del nostro paese, come l'ingerenza dei grandi
consorzi stranieri.
Di fronte a questa situazione riteniamo necessario, nei
nostri luoghi di lavoro nelle scuole, fabbriche, quartieri e
comunità, denunciare costantemente quello che succede in
territorio zapatista, per rompere il cerchio informativo, denunciare
gli aggressori e mantenere il principio che è necessaria
un'altra forma di fare politica e che un altro mondo possibile esiste
già nel Sudest messicano, mostrando i progressi raggiunti
attraverso l'organizzazione e la resistenza Zapatista.
Quindi, nell'ambito della Giornata per le Libertà
Politiche e Contro l'Impunità, celebrata i giorni 23 e 24 giugno
a Città del Messico, la Rete contro la Repressione e per la
Solidarietà convoca compagni e compagne aderenti alla Sesta
Dichiarazione della Selva Lacandona ed alla Zezta Internazionale ad
unirsi a questa Brigata, tenendo presente che questa azione richiede un
alto grado di disciplina e impegno, perché il compito da
svolgere avviene in una cornice di persecuzione e provocazioni da parte
dei tre livelli di governo, tre poteri, partiti politici, mezzi di
disinformazione, diverse polizie, gruppi di scontro, militari e
paramilitari.
Inoltre, la nostra presenza in territorio Zapatista conferma
il nostro detto "non siete soli", offre solidarietà ai nostri
compagni e compagne davanti all'attuale situazione di violenza;
contemporaneamente, potremo documentare i progressi dell'Autonomia
Zapatista.
Programma:
·
Riunione di coordinamento
·
Visita alle Comunità
·
Relazione finale: Redazione congiunta del
rapporto finale dei lavori della Brigata
·
Conferenza Stampa: Diffusione ai media
liberi, ed a pochi altri media, dei risultati della Brigata sulle
azioni di contrainsurgencia e violenza contro i nostri fratelli
Zapatisti e sui progressi del Progetto Autonomistico Zapatista.
Fine della Brigata: Lunedì 20 agosto
Impegno: Diffondere la relazione della Brigata in tutti i
luoghi di origine dei brigatisti ed in tutti i luoghi in cui ci sono
compagni dell'Altra Campagna e della Zezta Internazionale attraverso
bollettini, posta elettronica, blog, reti sociali, incontri, mostre,
forum, periodici murales, ecc..
Per informazioni ed iscrizione:
(0052) 04455 5435 3824
(0052) 04455 8530 6564
Contra el despojo y la
represión: la solidaridad.
Red contra la Represión y por la Solidaridad
(RvsR)
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¡CONTRA EL DESPOJO Y LA REPRESIÓN: LA SOLIDARIDAD! Rete Contro la Repressione e per la Solidarietà facebook.com/redcontralarepresion
Telefono: (0052) 55 78 07 75 y 55 78 47 11
Indirizzo: Dr. Carmona y Valle # 32, colonia Doctores, Del.
Cuauhtémoc, México D. F. C.P. 06720
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