H0NDURAS 2017: ELEZIONI RUBATE
È il 26 novembre e si vota per le presidenziali in Honduras.
Poche ore dopo il voto, quando si comunicano i risultati sul 60 per cento dei voti scrutinati, Nasralla, il candidato di Libre, viene dato in grande vantaggio su Hernandez, presidente uscente.
E immediatamente viene sospeso il conteggio dei voti.
Mentre JOH (Juan Orlando Hernandez) comincia ad autoproclamarsi vincitore.
Iniziano le prime proteste, i primi scontri, le prime cariche, i primi morti.
Alla fine il 17 dicembre, tre settimane dopo il voto durante le quali il paese è in piena protesta, il presidente della commissione elettorale David Matamoros diffonde i dati ufficiali del voto: Hernandez ha ottenuto il 42,95 per cento dei voti, mentre Nasralla, il candidato de l’Alianza de Oposición, si è fermato al 41,42 per cento.
Di fatto un nuovo colpo di Stato dopo quello del 2009, che ha deposto l’allora presidente democraticamente eletto Mel Zelaya. Da allora l’Honduras vive in una spirale di violenza, di impunità, e di avallo delle peggiori politiche neoliberiste e in queste elezioni la popolazione dell’Honduras aveva la possibilità di cambiare le cose per via democratica.
E lo ha fatto, ma non gli è stato permesso.
Il Comitato Berta Vive Milano organizza un incontro pubblico con il giornalista Giorgio Trucchi, di ritorno dall’Honduras, per capire cosa è successo davvero durante questa triste pagina elettorale in Honduras, di cui poco o nulla si è parlato.
giovedì 11 gennaio ore 20.15
libreria Les Mots via carmagnola- pepe
mm 2 garibaldi
Ne parliamo con Giorgio Trucchi
Corrispondente di Rel-UITA in Centroamerica