Il COPINH denuncia la ripetuta volontà dello stato honduregno di condurre all’impunità il caso di Berta Cáceres Flores.

 

Sinora tutte le attuazioni del Ministero Pubblico riguardante il caso di Berta Cáceres sono state irregolari e sospettose.

Esiste un chiaro interesse delle autorità del Honduras di non rischiarare i fatti e gli attori dietro l’assassinio della nostra compagna. Lo dimostrano i fatti della giornata di oggi, durante la quale si pretendeva realizzare un’udienza preliminare senza che i nostri avvocati avessero accesso all’informazione necessaria e che per diritto e dovuto processo dovrebbero avere.

È’ preoccupante che, nonostante la presenza di enti diplomatici ed organizzazioni nazionali ed internazionali osservatrici di diritti umani, il Ministero Pubblico continui ad attuare in violazione i diritti delle vittime pur essendo stato segnalato in multiple occasioni. Questa è chiara dimostrazione della situazione di impunità e mancanza di Stato di diritto in Honduras. Queste attuazioni dimostrano che non c’è nessun interesse di trovare gli autori intellettuali dell’assassinio e chiaramente questo suppone la complicità dello stato e la giudice incaricata del caso con chi presero gli ordini per l’assassinio da Berta Cáceres. Tutto ciò si aggiunge ad una lunga lista di problemi, irregolarità e negligenze con le quali il MP tratta il caso.
1. Mancanza di indagine nella prima definizione delle linee di investigazione relazionate al lavoro organizzativo di Berta Cáceres.
2. L’interesse di tergiversare in prima istanza l’assassinio.
3. I tentativi di coinvolgere in maniera negligente a membri del COPINH nell’assassinio.
4. La mancanza di investigazione in linee che conducano alla detenzione degli autori intellettuali.
5. La negligenza nell’investigazione all’impresa DESA evidentemente vincolato all’assassinio per le minacce a morte contro la nostra compagna ed organizzazione.
6. Lo stabilimento illegale ed illegittimo per le vittime nell’investigazione.
7. L’assenza di un’investigazione ed imputazioni minimamente responsabili verso le persone attualmente arrestate.
8. Gli evidenti conflitti di interesse tra le strutture di investigazione, l’esercito honduregno e l’impresa DESA.
9. L’assenza di una necessaria prospettiva dei popoli indigeni e di genere nell’investigazione.
10. La carenza assoluta di professionalità nell’investigazione rispetto il mantenimento di standard basilari, come è risultato evidente nel furto di espediente.

Rispetto alla situazione del giorno di oggi, 19 aprile, informiamo che doveva realizzarsi, nel Tribunale di Lettere della città di Tegucigalpa, l’udienza preliminare di cinque degli otto accusati nel caso dell’assassinio di nostra compagna, Berta Cáceres Flores.

Alla fine l’udienza è stata sospesa su richiesta dell’accusa privata che rappresenta al COPINH ed alla famiglia della nostra compagna, per il motivo di non aver ottenuto l’accesso anticipato alla documentazione relativa alle prove centrali dell’accusa, malgrado questa richiesta fosse stata presentata mesi fa.

Questa udienza aveva l’obiettivo di formalizzare i fatti oggetti di giudizio. Se questi fatti sarebbero stati esposti in maniera non corretta, non sarebbe stato piú possibile modificarli fino alla sentenza del caso, pertanto fare un’udienza mediocre mette in pericolo tutto il processo di ricerca di giustizia.

L’udienza è stata spostata al 24 di maggio 2017 per la quale staremo convocando all’attenzione nazionale ed internazionale sullo sviluppo della stessa.

“Con la forza ancestrale di Berta, Lempira, Mota, Iselaca ed Etempica si alzano le nostre voci piene di Vita, Giustizia, Libertà, Dignità e Pace.

Berta Vive, COPINH sigue!
¡Justicia Para Berta YA!

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