Asociación por el Desarrollo de la Península de Zacate Grande
La penisola di Zacate Grande é parte del arcipelago onduregno nel Golfo di Fonseca sull’oceano pacifico, tra El Salvador e Nicaragua. Iniziò a popolarsi circa 80 anni fa, ed attualmente ci vivono 7000 abitanti in 10 comunità, che hanno un diritto di possesso originario delle terre, pur non avendo mai posseduto nessun documento legale di proprietà.
Negli anni settanta, vari imprenditori nazionali, parte della oligarchia onduregna che da decenni controlla il potere economico, politico e militare nel paese, si sono stabiliti a Zacate Grande, posto paradisiaco ideale per la costruzione delle loro pompose residence estive. A questo gruppo di ricconi si riconosce da allora come il Club di Coyolito, formato da ex-presidenti della repubblica, impresari ed alti funzionari dello stato. Tra i principali soci del Club distacca Miguel Facussè, un prominente proprietario di diverse imprese agroindustriali in diversi paesi dell’America Centrale. Gli archivi della giustizia onduregna sono pieni di cause contro Facussé e le sue imprese, peró finora nessuna delle accuse ha prosperato arrivando a una sua condanna.
Dal 1999 la situazione delle 900 famiglie, popolazione originaria della penisola di Zacate Grande, risulta essere disperata. Il Club di Coyolito si è impossessato della gran maggioranza delle spiagge nonché dalla gran parte delle terre coltivabili, attraverso minacce di sgombero in caso di opposizione e sgomberi veri e propri. In particolare Miguel Facussé, riconosciuto “ambientalista” a livello internazionale, dal governo si é fatto dichiarare l’area come zona protetta, utilizzando in questa maniera la questione ambientalista per appropriarsi delle terre, discreditando il Movimento di Zacate Grande come distruttore dell’ambiente. La popolazione non riesce a sopravvivere soltanto dalla pesca artiginanale ed ha bisogno di terre coltivabili. In quell’anno le 10 comunità si sono organizzati nel Movimento di Recupero delle Terre di Zacate Grande, con l’obiettivo di riscattare il loro diritto alla terra e alle spiaggie come popolazione originaria della penisola.