Per Conexihon
Questo mercoledì, l’Istituto Nazionale di Migrazione del Honduras ha attaccato l’osservatrice internazionale dei diritti umani Giulia Fellin, di nazionalità italiana e tedesca. Contemporaneamente è stata lanciata una campagna di discredito nei suoi confronti, rivelando dati personali confidenziali che stanno solo in potere delle autorità migratorie del paese.
L’avvocato dell’organizzazione civile “Iniciativa Periodismo y Democracia”, Kenia Oliva, ha spiegato che stanno dando accompagnamento all’osservatrice internazionale. Hanno interposto denuncia nella Procura Speciale di Diritti umani per investigare le autorità di Migrazione per xenofobia e criminalizzazione contro l’osservatrice europea.
Oliva ha raccontato che questo mercoledì, Fellin stava recandosi all’Ambasciata Tedesca per chiedere aiuto e protezione per la situazione di vulnerabilità che sta vivendo, e in quel momento ha trovato poliziotti di Migrazione che gli hanno chiesto il suo passaporto e le sue carte. È la prima volta che gli passa qualcosa di simile , secondo l’attestazione della vittima.
Posteriormente ad una manifestazione del COPINH che chiedeva punizione per gli assassini intellettuali del leader indigena Berta Cáceres – e che è stata repressa dalle forze dell’ordine –, Il governo aveva annunciato che avrebbe incominciato ad identificare osservatori internazionali dei diritti umani attraverso la Direzione Nazionale di Investigazione ed Intelligenza, DNII, e attraverso Migrazione.
“Stanno criminalizzando a Giulia Fellin, minacciandola nelle reti sociali, e hanno preso i suoi dati personali confidenziali. Con tutte queste azioni il governo sta compiendo la sua minaccia di qualche giorno fa. Inoltre i dati pubblicati sulle reti sociali possono stare solo in potere di Migrazione”, spiegò Oliva.
“La denuncia è stata ricevuta dall’ufficio dei Diritti umani del pubblico ministero di turno, Rosibel Bonilla, e sarà trasportata alla pubblico ministero, Bertha Bonilla, che è l’addetta a queste investigazioni”, specifica Oliva.
La querelante ha sollecitato protezione al meccanismo stabilito nella Legge di Protezione per i difensori di diritti umani, giornalisti, comunicatori Sociali ed operatori di giustizia, oltre ché l’investigazione dei funzionari che propiziarono la campagna contro la sua persona. La campagna di xenofobia, con un discorso di odio, ha preso inizio nella notte del martedì attraverso una pagina di Facebook, internet, WhatsApp ed altre reti sociali onduregne.
Lunedì mattina Fellin aveva accompagnato una manifestazione del Consiglio Civico di Organizzazioni Popolari ed Indigene del Honduras (COPINH) che fu repressa con bombe lacrimogene, colpi, aggressioni verbali, discriminazione sessuale ed un discorso governativo xenofobo contro gli osservatori internazionali.
Secondo l’articolo 13 n.5, della Convenzione Americana di Diritti umani “è proibita per legge ogni propaganda in favore della guerra ed ogni apologia dell’odio nazionale, razziale o religioso che costituiscano incitamenti alla violenza o qualunque altra azione illegale simile contro qualunque persona o gruppo di persone, per nessun motivo, compreso quelli di razza, colore, religione, lingua od origine nazionale.”
Articolo originale in spagnolo:
http://nicaraguaymasespanol.blogspot.it/2016/05/observadora-europea-de-ddhh-sufre.html